Lessico siderale

Il lessico presenta locuzioni bizzarre che per banalità, praticità, approssimazione, o vattelappesca ricorrono in modo costante: l’egida è sempre dell’ONU e di nessun altro se non di Zeus; le bandiere garriscono e l’unico altro soggetto che lo fa sono le rondini; il termine latino idem è  sempre con patate e non gradisce altri contorni.

La galassia è anarchica.

Gli astrofisici dell’intelligence ne conoscono perfettamente la distribuzione che è sconosciuta ai più oltre che ai diretti interessati. Qualcuno più prudente si limita a definirla variegata. Come il gelato all’amarena. E lì  si ferma. La variegata galassia anarchica.

Qualche astrofisico tirocinante ansioso di mettersi in evidenza si avventura invece per gli spazi siderali e tenta classificazioni ardite, assegnando sigle e definizioni un po’ a vanvera. Ma si sa, nella scienza si procede per tentativi ed errori. Anche quando perseverare nell’errore, secondo un’altra locuzione diffusa, è diabolico.

Come ci dice la scienza e anche Google, le galassie sono di quattro tipi e il nostro astrofisico dilettante prende appunti e riporta puntualmente, dandone notizia ai quotidiani: ellittiche, lenticolari, a spirale e irregolari. Certo, così si vede che ha copiato da Google, c’è bisogno di qualcosa di nuovo,  va escogitata una teoria complessiva.

Ed ecco la portentosa idea di un processo di ecumenizzazione che azioni la centrifuga delle galassie. Scienza e religione a braccetto come nelle migliori tradizioni dell’oscurantismo. Le consuete torbide manovre del potere. Veramente un’ideona. Peccato che tanto ardimento teorico ottenga solo un trafiletto sulla Stampa. Coraggio, ci vuole pazienza, studio e abnegazione. Perché le stelle sono tante, milioni di milioni.

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